La mummia è un resto fossile di mammiferi, soprattutto di esseri umani, la cui pelle e i cui tessuti si sono conservati quando sono stati volontariamente o accidentalmente esposti a sostanze chimiche, a un calore estremo o al ghiaccio.
La mummificazione è un metodo di fossilizzazione molto raro. Nell’antico Egitto venivano mummificati i corpi delle persone ricche e dei faraoni.
Procedura di mummificazione: per prima cosa, con un gancio metallico venivano estratti i cervelli attraverso la narice. Poi si apriva la cavità addominale con un coltello e si rimuovevano gli organi interni; il corpo veniva salato e asciugato. Tutto il processo durava diversi mesi. Per evitare che il corpo collassasse, veniva riempito con argilla, sabbia, resine, strisce di lino e sostanze profumate. Infine, il corpo veniva avvolto in bende di lino. All’interno venivano inseriti amuleti che, secondo la magia, avrebbero aiutato la mummia nella vita ultraterrena. Il corpo veniva poi deposto in diverse bare di legno, una dentro l’altra, e successivamente in un sarcofago. Il protettore della mummia era il dio Anubi, dio dei morti e signore dell’oltretomba, e in seguito dio dell’imbalsamazione e custode delle necropoli.

Le mummie più famose sono quella di Tutankhamon, scoperta nel 1922, e quella della regina egizia Hatshepsut (vecchia di 3000 anni). La più antica mummia conservata nel ghiaccio è vecchia di 5300 anni, chiamata Ötzi, ritrovata nel 1991 nelle Alpi dell’Ötztal da due alpinisti tedeschi. È la più antica mummia naturale ritrovata in Europa.