Anton Lavrin fu un diplomatico ed egittologo sloveno, nato in una famiglia benestante nel 1789 a Vipava, che all’epoca faceva parte della Monarchia asburgica.
Grazie alla conoscenza delle lingue straniere e agli studi completati in teologia e diritto, nel 1834 divenne tra l’altro console generale austriaco in Egitto, ad Alessandria. Nel 1841 intervenne abilmente in una disputa tra il sultano ottomano Mehmed II e il vice-re d’Egitto Muhammad Ali, per cui ricevette un’onorificenza dal sultano ottomano, mentre l’imperatore austriaco Ferdinando I gli conferì l’Ordine della Corona di Ferro di 3º grado e il titolo di cavaliere. Durante il suo servizio in Egitto aiutò i cristiani che vivevano a Gerusalemme, città che Lavrin visitava spesso; per questo motivo papa Gregorio XVI gli conferì il titolo di Dignitarius terrae sanctae (Dignitario della Terra Santa).
 
 
Lavrin inviò all’allora Museo provinciale della Carniola a Lubiana circa 200 oggetti dell’antico Egitto, tra cui nel 1846 una cassa di legno con la mummia del sacerdote egiziano Isahta di Karnak e un coccodrillo imbalsamato, oggi conservati al Museo Nazionale di Lubiana. Questi oggetti furono presentati al grande pubblico nella nota mostra Mummia e coccodrillo: gli sloveni scoprono le terre del Nilo (dal 21 marzo 2014 all’8 febbraio 2015).
 
Nella sua nativa Vipava, Lavrin portò due sarcofagi egizi in granito rosso, rinvenuti a Giza. Risalgono a circa il 2450 a.C. Nei sarcofagi sono sepolti i suoi genitori Jernej e Jožefa e il suo giovane figlio Albert.
 
Fonte: https://sl.wikipedia.org/wiki/Anton_Lavrin

Se vi interessa la cultura dell’antico Egitto e vorreste magari conoscere una vera mummia, leggete questi due libri: