Le bambole di porcellana raggiunsero la loro massima popolarità tra il 1860 e il 1900 in Germania e si distinguevano dalle bambole cinesi simili per il colore della pelle più naturale, molto simile a quello umano. Le bambole tedesche di quell’epoca divennero popolari proprio per questo, inoltre i loro capelli erano realizzati con capelli veri umani, tinti in seguito. Più tardi la produzione iniziò anche in Polonia, Cecoslovacchia, Francia, Danimarca e Svezia.

In origine, le bambole rappresentavano donne adulte con abiti moderni, mentre in seguito il loro aspetto divenne sempre più simile a quello di un bambino. Inizialmente erano destinate ai bambini delle famiglie benestanti come giocattoli, ma nel XIX secolo divennero molto diffuse e popolari, acquisendo con il tempo valore da collezione. Non sorprende quindi che alcuni esemplari vengano venduti ai collezionisti per diverse migliaia di dollari americani. Le dimensioni variano notevolmente: alcune misurano solo 3 cm, mentre altre raggiungono un’altezza di 80 cm.

Materiali per la realizzazione delle bambole

Le bambole di porcellana sono solitamente realizzate con una combinazione di materiali. La testa è sempre fatta di porcellana e dipinta in diversi strati per conferire un incarnato e dei lineamenti più realistici. Il corpo è prodotto con stoffa, pelle, legno o altri materiali derivati da cellulosa, segatura, colla, amido di mais, resina e farina di legno, mentre gli occhi sono di vetro.

Se amate le bambole di porcellana, vi consigliamo di leggere il libro Il meraviglioso viaggio di Edward Tulane.